Dove l’olio non è una musica, ne una sensazione o un gesto artistico, ma semplicemente extravergine.
La Storia di Casale San Giorgio
Aprilia 1950.
Cercata e trovata, dopo accurate e affannose ricerche, una terra che fosse fertile e ricca di acqua, Francesco Saverio de Leone e sua moglie Giorgina, decisero di chiamarla CASALE SAN GIORGIO in onore della cavalleria Savoia, in cui lui aveva militato con il grado di maggiore.
Fu amore a prima vista e dedicandosi con passione ne fecero un’azienda modello per l’allevamento del bestiame e nella coltivazione di prodotti della terra. Nel caldo dell’agro pontino ferveva il lavoro e fu così che vennero costruite la casa padronale, la stalla, la fienilessa, la porcilaia e il silos.
E il tutto venne completato con la piantumazione di eucalipti e pini. Col passar degli anni una prima conversione aziendale sostituisce l’allevamento con la coltivazione di grano e fieno. Ma com’è nell’evoluzione delle cose, dove tutto scorre come in un fiume dove non ci si bagna due volte, il pensiero del cambiamento si fa sentire.
Arriviamo ai giorni nostri e la famiglia decide con altrettanta passione, memori del passato, di dedicarsi alla produzione dell’olio extravergine di oliva nell’azienda ricordata da tutto il circondario come la campagna del Maggiore.